Francesco De Filippo

Lettres au commissaire, raccolta di lettere al personaggio di Andrea Camilleri

Caro Montalbano

Istituto Italiano di Cultura, Parigi 2017

Salvo Montalbano è probabilmente l’antieroe della letteratura italiana contemporanea più amato dagli italiani. Alternando scetticismo e ironia, capacità intuitive e senso dell’osservazione, il celebre commissario di polizia, uomo integerrimo e leale, non solo è in grado di risolvere casi complicati, ma ogni volta si dimostra capace di capire gli uomini e le loro contraddizioni.

Il personaggio inventato da Andrea Camilleri è un siciliano fedele ai piccoli riti quotidiani di un’esistenza quasi in modo minore, vissuta sullo sfondo di un mondo di provincia scosso da crimini quotidiani e contraddizioni sociali. Attento osservatore di un universo alle prese con violenze piccole e grandi, serve con puntiglio e dedizione uno stato di cui pure vede tutte le pecche e i ritardi, difendendo fino in fondo i principi che regolano la convivenza civile e il rispetto degli altri.
Nato nel 1994, in occasione del primo romanzo della serie, La forma dell’acqua, in poco più di vent’anni Montalbano si è ritrovato protagonista di trenta avventure, ultima delle quali La rete di protezione. Di storia in storia, agendo sullo sfondo della immaginaria città di Vigata, si è conquistato un pubblico fedele, in Italia come all’estero. Ma se le sue avventure sono tanto apprezzate dai lettori di tutto il mondo, non è solo per le qualità del protagonista e per i riusciti intrecci delle vicende in cui si trova coinvolto. A decidere della fortuna dei romanzi polizieschi di Camilleri ha contribuito infatti in modo decisivo la lingua tutta particolare inventata dallo scrittore nato a Porto Empedocle nel 1925, una lingua originalissima ed efficace, risultato d’un sapiente impasto d’italiano e siciliano, che ha saputo conferire uno stile inconfondibile alle sue pagine.
Insomma, Montalbano è oggi una figura insostituibile del panorama letterario italiano. A questo straordinario personaggio romanzesco l’Istituto italiano di cultura di Parigi ha dunque voluto rendere omaggio, chiedendo a tredici scrittori dalle due parti delle Alpi di scrivergli una lettera. Tredici amici e ammiratori del commissario che con queste missive sottolineano, con rispetto e ironia, quanto abbia contato per loro la presenza dell’antieroe creato da Camilleri, uno scrittore a cui in questo modo rendono un meritatissimo tributo.

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