Saggistica
Dai serpenti di Wuhan alle aragoste di Portofino
FRANCESCO DE FILIPPO
Dal 1986 lavora come giornalista per l’Agenzia ANSA, costruendo una carriera ricca di esperienze nelle redazioni di Napoli, Roma, dove ha operato per oltre diciassette anni, e Genova, maturando una solida competenza nel settore dell’informazione.
Dal 2011 risiede a Trieste, dove prosegue il suo percorso professionale. È stato corrispondente per Il Sole 24 Ore e redattore capo della rivista Arte & Carte, distinguendosi per il suo contributo editoriale. Ha inoltre guidato la cooperativa Informedia come presidente e lavorato come addetto stampa per diverse organizzazioni di rilievo campano e nazionale, apportando un contributo significativo alla loro comunicazione.
Francesco De Filippo compie un’analisi sul rapporto storico tra l’uomo e l’animale, che risale alla durissima civiltà contadina, mettendo a confronto due modelli che oggi appaiono agli antipodi. Ma se di mercati come quello di Wuhan è punteggiato tutto il Sud-Est asiatico, oltre che Paesi come India e Pakistan, non vuol dire che le stesse pratiche siano sconosciute all’Occidente. Una generazione fa, in Italia e in Europa l’allevamento degli animali e le modalità di vendita e consumo delle loro carni erano identiche a quelle orientali. E anche oggi, l’Italia e l’Europa non hanno poi molto da insegnare in materia di rispetto della vita animale.